Amaroni 27 Giugno 1864

Il dì 27 del testé spirato mese [giugno 1864], per mezzo del Comandante Militare di Monteleone [Tiriolo] giunse a notizia di questo Comando che il giorno 24 dello stesso mese nel fondo Cucchiarone in territorio di Simbario veniva

catturato dai briganti certo Nisticò Domenico alias Pernoci da Cardinale al quale i briganti avrebbero imposto la taglia di Ducati 2000, (secondo altri 8000) da consegnarsi nel Bosco Carelli nel Comune di Amaroni. In conseguenza di ciò scrivevami il suddetto Comandante Militare che la Guardia Nazionale dei Comuni di Serra, Simbario e Monterosso non che [sic] un Drappello del Distaccamento del 58° Fanteria stanziato in Monteleone furono messi in moto per dare la caccia ai briganti.

 

Da parte di questo Comando Generale [Catanzaro] fu dato ordine ai Distaccamenti del 57° Fanteria di Borgia e Amaroni di operare in modo tale da coadiuvare i movimenti di cui sopra.

 

Se non che [sic] la mattina del 29 in territorio di Amaroni il ricattato Nisticò riusciva a fuggire dalle mani dei Briganti e dalle descrizioni fatte dallo stesso si seppe essere stati in numero di 3 i malfattori che lo ricattarono, fra i quali il brigante Luigi Lagrotteria che per assicurarsi bene della persona del ricattato lo legava con una fune ad un albero, ma che egli approfittando di un momento ove Lagrotteria recavasi a procurare del pane, si svincolò dalla fune e fuggì.

 

La truppa frattanto non cessava di perseguitare a tutta oltranza il brigante anche sulle tracce indicate dall’individuo liberatosi dalla cattura, ma il fatto qui sotto riferito fece cessare lo scopo di tale persecuzione. (Roma, Archivio dell’Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell’Esercito, Brigantaggio, cartella 63).