Catanzaro Lido

Nella notte tra il 5 e il 6 giugno 1866, una comitiva di cinque ignoti briganti, si presuppone capitanata dal capobanda Pietro Bianchi, si recava in un fondo del signor Marincola Domenico, di Catanzaro, sito a mezz’ora di distanza dal villaggio della Marina di Catanzaro, ed ivi ricattava il di lui massaro,

che dormiva in una pagliaia, a nome Agosto Vitaliano, di anni 25, e dopo averlo anche percosso sul capo con il calcio dei fucili il di costui bovaro, Paravati Leonardo fu Domenico, d’anni 40, pure di quel villaggio, a cui causarono una contusione lacera giudicata “dall’Arte” guaribile in giorni 30 mediante cura, la detta comitiva se ne andava col sequestrato Agosto, prendendo la direzione del fiume Corace, senza lasciar traccia di sé e senza che si conoscesse lo scopo dell’avvenuto sequestro, non avendo i briganti fatto domanda di sorta.

 

Tale fatto giungeva a conoscenza dell’Arma stazionata alla Marina predetta verso le ore 10 del 6 giugno per mezzo di un fratello del ricattato a nome Domenico, d’anni 23, la quale si univa tosto ad un drappello del Distaccamento del 72° Fanteria colà stanziato alla ricerca dei malviventi. (Roma, Archivio dell’Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell’Esercito, Brigantaggio, cartella 114).